A seguito di numerose discussioni con molti Italiani mi sono resa conto che non c’è affatto una mancanza di comprensione a proposito di SEO/SEM/Web 2.0, ma che il problema risiede nel fatto che il mercato italiano non condivide la conoscenza che possiede. La maggior parte degli Italiani con cui ho parlato mi ripetevano “Devi fare le cose nel modo in cui le fanno gli Italiani se vuoi raggiungere questo pubblico”. Non farò nomi, ma chi sa capirà. La mia domanda è “In che modo funziona per voi?” A quanto pare non bene, visto che, alla domanda “Cosa significa per te SEO?”, ricevo ancora risposte del tipo “La SEO è una applicazione”.
La morale della favola è che la conoscenza resta dominio di gruppi isolati. I pochi che sono esperti in Web 2.0 non condividono conoscenza e passione con i propri lettori. In qualche modo mi ricordano quello che è accaduto nel lontano 2003 quando la SEO era ancora considerata magia nera o una attività da hacker, il cui unico scopo era quello di fregare qualcuno per fare soldi.
Lasciate che vi racconti alcune esperienze che ho avuto con il mercato italiano. Non farò nomi, si tratta solo di condivisione di alcune esperienze reali. Sono stata molto attiva su Twitter e Facebook, al fine di integrarmi nel mercato italiano. Ho notato che è tutto un gran parlare. Tutti sanno come essere “Social”, ma molti hanno bloccato il proprio Twitter feed, oppure hanno migliaia di follower ma seguono a malapena qualche centinaio di persone. In particolare, le grandi testate che sembrano ignorare la grande opportunità di comunicare con i propri lettori. Hanno scelto invece di non mutare strategia mantenendo lo stesso atteggiamento del passato. Un atteggiamento arrogante, egocentrico che non manifesta l’interesse in un coinvolgimento comunicativo.
Questo è ciò che mi rattrista del mercato italiano. Ho letto e sentito di quanti Italiani stanno lasciando il Paese per trovare lavoro altrove, mentre potrebbero creare il loro futuro su Internet se solo sapessero come. Ritengo indispensabile che l’avvicinamento ai Social Media non debba essere trattato come il percorso verso un’altra magia “nera” ma gestito professionalmente attraverso la diffusione della conoscenza .
La cosa peggiore che ho notato è l’enorme quantità di reiterazione di contenuti. Non sto parlando solo dei blog, ma anche di riviste e quotidiani che pubblicano lo stesso testo su almeno dodici siti diversi. Perché mai? Comprendo bene che molte persone usano il Feed RSS per divulgare le proprie notizie, ma cosa ne pensate della passiva diffusione e reiterazione di contenuti? Anche se si sta riportando un fatto, perché non darne una interpretazione personale?
Un altro esempio pratico è qualcosa di molto semplice che si può fare con Twitter: il ReTweet (RT) di un articolo che hai letto ai tuoi followers. Ho notato che gli Italiani lo fanno proprio raramente. Magari fanno un RT ad un articolo di giornale, ma non quando si tratta di blog informativi, e non si rendono conto che tale RT consentirebbe di condividere veramente e aprirebbe la conversazione.
Vorrei proporre un viaggio, un percorso a tutti i nostri lettori. Con il vostro aiuto possiamo far crescere viaseo.it e farne un luogo in cui poter discutere dei modi in cui la tecnologia può aiutare ad avere successo. Come ho detto prima non stiamo cercando clienti né ci interessa penetrare il mercato italiano. Ciò che realmente vogliamo è avviare un percorso educativo perché, a mio modesto parere, ci sono tre evidenti problematiche alquanto urgenti nel mercato italiano, anzi, dovrei dire “tre lacune fondamentali”, relative alla: :
* Conoscenza della tecnologia
* Comprensione dei modi in cui utilizzarla
* Modalità di condivisione delle informazioni
Le nostre sessioni hanno l’intenzione di creare una visione positiva sul modo di avvicinarsi a Internet. Non solo affronteremo l’introduzione a SEO/SEM/Social Media e Analisi dei dati, ma stimoleremo l’ interazione: vogliamo ascoltare, condividere e partecipare in ciò che negli Stati Uniti definiamo leading by example. Ci piacerebbe conoscere le vostre idee e ascoltare ogni commento che vogliate condividere sui modi in cui, secondo voi, Internet potrebbe essere utile.